Freud Promenade...  “Viaggi e tempo libero“ “Il Nord Est dell’Italia è dominato da una catena di meravigliose e altissime montagne: le Dolomiti. In una zona intermedia,  a mezza altezza, proprio al confine con l’Austria, c’è un lunghissimo sentiero nel bosco chiamato : Freud Promenade. Pare che l’inventore della psicanalisi passasse le sue vacanze estive in quel luogo e tutti i giorni facesse quel sentiero, in modo privato, da solo col suo bastone, a piedi da un capo all’altro dell’altipiano. È un sentiero che comincia con un gigantesco prato nel sole e lentamente s’immerge nel buio di un bosco fittissimo, di pini intrecciati fra loro fino a chiudere il cielo e grandi radici come artigli di animali sepolti che emergono dalla terra facendo inciampare i bambini. Dovrebbe esserci un permesso speciale per poterlo fare… è pericolosissimo. Un sentiero pieno di trabocchetti e gole profonde su cui è vivamente sconsigliato posare lo sguardo perché la vertigine, come calamita, può spingere anche il più esperto alpinista a buttarsi giù di sotto. Solo pochi riescono ad arrivare all’altro capo del sentiero dove pare esserci una locanda, da cui dicono si goda una vista meravigliosa. Se si pensa a Freud, quel sentiero può trasformarsi in una metafora dell’uomo e del suo percorso nell’inconscio, nelle emozioni, nei ricordi e nei tranelli della vita.“ (pausa) La psicologia, nella migliore delle ipotesi, ha soltanto spiegato e analizzato, ma non ha fatto crescere fiori sul sentiero della conoscenza… si sono rimarginate le ferite ma le cicatrici, come icone pop, si sono assommate una sull’altra sul mio dolore. Conosco le loro canzoni a memoria, non mi piacciono ma tornano sempre.