29 Dec Post n° 3 – Freud Promenade…“Viaggi e tempo libero“
Freud Promenade… “Viaggi e tempo libero“
“Il Nord Est dell’Italia è dominato da una catena di meravigliose e altissime montagne: le Dolomiti. In una zona intermedia, a mezza altezza, proprio al confine con l’Austria, c’è un lunghissimo sentiero nel bosco chiamato : Freud Promenade. Pare che l’inventore della psicanalisi passasse le sue vacanze estive in quel luogo e tutti i giorni facesse quel sentiero, in modo privato, da solo col suo bastone, a piedi da un capo all’altro dell’altipiano. È un sentiero che comincia con un gigantesco prato nel sole e lentamente s’immerge nel buio di un bosco fittissimo, di pini intrecciati fra loro fino a chiudere il cielo e grandi radici come artigli di animali sepolti che emergono dalla terra facendo inciampare i bambini. Dovrebbe esserci un permesso speciale per poterlo fare… è pericolosissimo. Un sentiero pieno di trabocchetti e gole profonde su cui è vivamente sconsigliato posare lo sguardo perché la vertigine, come calamita, può spingere anche il più esperto alpinista a buttarsi giù di sotto. Solo pochi riescono ad arrivare all’altro capo del sentiero dove pare esserci una locanda, da cui dicono si goda una vista meravigliosa. Se si pensa a Freud, quel sentiero può trasformarsi in una metafora dell’uomo e del suo percorso nell’inconscio, nelle emozioni, nei ricordi e nei tranelli della vita.“ (pausa) La psicologia, nella migliore delle ipotesi, ha soltanto spiegato e analizzato, ma non ha fatto crescere fiori sul sentiero della conoscenza… si sono rimarginate le ferite ma le cicatrici, come icone pop, si sono assommate una sull’altra sul mio dolore. Conosco le loro canzoni a memoria, non mi piacciono ma tornano sempre.
Cosa dovrei dire per esempio di questi due scheletri che ho nell’armadio? qui… in piedi… come due manichini appesi… vestiti di tutto punto… alla moda. Un uomo e una donna… sì vestiti da giovani molto ricchi… dovresti vederla lei: è elegantissima… di quell’abbigliamento che costa una fortuna… aspetta un attimo… ha anche una borsetta… dentro è piena di pupazzetti, peluche, tre telefonini… cinque tessere per diversi centri benessere, fitness… una trusse per il trucco… c’è una foto… sì, c’è anche una foto qui… una tesserina plastificata con la foto… aspetta, aspetta… in fondo ci sono scritti i suoi dati… dovrebbe avere circa trent’anni adesso… nome, cognome e ruolo: centralinista a termine alla World Connecting e qualche cosa Call Center. (Pausa) Era una centralinista… una centralinista ricca… Anche lui è vestito bene… con delle grandi scarpe quadrate… l’ossatura è grossa… dev’essere stato uno… ah ecco sì, nel suo portafoglio c’è la tessera di una palestra, anche lui centro benessere con appuntamento fissato per depilazione integrale e… un pass, per entrare ai mercati generali come scaricatore. (pausa) Giuro che non capisco. Che strana epoca. Due poveracci con le pezze al culo ma accessoriati come due macchine da corsa. Mentre l’amministratore delegato della più grande industria automobilistica del mondo, in libertà provvisoria, va in giro vestito con un maglioncino stinto, liso che rifiuterebbero perfino le dame di carità. Il potere si è sempre travestito ma non si capisce perchè chi non ha mai avuto nessun potere cominci a fare lo stesso. Se Freud passeggiasse dentro questo armadio deciderebbe immediatamente di mettersi a studiare genetica.
Un povero è un povero… Un ricco è un ricco. Un gatto è un gatto… un cane è un cane… anch’io, se ci penso bene, sono incazzato come un cane rabbioso ma quando provo a urlare faccio le fusa.
da: Mephisto’s Songs Andrea Liberovici ©2010
Freud Promenade… “Travels and leisure“
“The Italian North East is surrounded by a chain of marvelous and towering mountains: the Dolomites. In a midway zone, halfway from the peaks, right at the border with Austria, there is a very long trail in the woods called the “Freud Promenade”. It seems that the inventor of psychoanalysis spent his summer vacations in that area and walked that trail every day, privately, alone with his cane, on foot, from one edge to the other of the plateau. It’s a trail that sets out from a vast meadow in the sun, and slowly meanders into the darkness of a very thick forest, with intertwined pine trees blacking out the sky, and with great roots, like talons of buried animals emerging from the earth, making the children stumble. There ought to be a special permit to walk that trail… it’s very dangerous. It’s a trail full of snares and deep ravines where it’s highly recommended not to look down because the vertigo, like a magnet, can push even the most experienced mountaineer to take a plunge into the abyss. Very few manage to reach the trails’ apex where there seems to have been a tavern with a magnificent view. When one thinks of Freud, that trail can turn into a metaphor of man and of his journey into the subconscious, into emotions, memories and life’s pitfalls.” (pause). Psychoanalysis… Psychology… in the best of cases, just explained and analyzed but didn’t make any flower grow on the knowledge trail… wounds healed but their scars, like pop icons, added one to the other, upon my sorrow. I know their songs by heart, I don’t like them but they always return. What am I supposed to say about these two skeletons, in my closet? here… standing… like two manikins hanging… dressed to the nines… fashionable. A man and a woman… yes, dressed like very rich youth… you should see her: very elegant… those clothes costing a fortune… wait a minute… she has a purse, too… full of little fluffy puppets, three cell phones… five cards for various spas, gyms… a make-up bag… a photograph inside… yes, there’s also a photograph here… a plastic badge with a photograph… wait… wait… her personal information is at the bottom… she should be about thirty-years old now… first and last name, job title: temp receptionist at World Connecting and at Call Center something… (Pause). She was a rich receptionist… He’s dressed up, too… with big square-pointed shoes… big bones… he must have been… oh, here, in his wallet, there’s a gym card, him, too, a spa with a scheduled appointment for an integral depilation and… a badge, to enter the marketplace as an unloader. (pause) I swear I don’t understand. What a strange time. Two broke-assed beggars spruced up like Christmas trees. While the chief executive officer of the world’s largest car manufacturer, on parole, walks around with a washed out sweater, worn thin, that not even the Salvation Army’s store would take. Power always assumes disguises but nobody understands why those who never had any power suddenly start doing the same thing. If Freud took a walk into this closet he’d immediately decide to study genetics.
A cat is a cat… a dog is a dog… me, too, if I think of it, I’m as mad as a rabid dog but when I try screaming? I purr.
from: Mephisto’s Songs Andrea Liberovici ©2010
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